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Il progetto Mea Bolognina intende portare alla luce e raccontare le stratificazioni storiche, urbane e culturali di alcuni luoghi della Bolognina.Gli spazi urbani vivono periodicamente trasformazioni, più o meno veloci, che risultano da processi di riqualificazione e rigenerazione, di cui non è sempre facile o possibile tenere traccia nella memoria urbana.
Mea Bolognina intende preservare il valore documentale che la memoria ha per la storia urbana della città, valorizzandola come bene comune condiviso per la comunità di riferimento.

La Bolognina è una zona del Quartiere Navile di Bologna. Essa si colloca nella prima cinta periferica oltre i viali di circonvallazione, a nord, in prossimità della Stazione Centrale.
È un’area nata con il Piano Regolatore del 1889 – in seguito ai processi di industrializzazione della città e dello sviluppo della linea ferroviaria – e ha una forte tradizione operaia e proletaria.
Ha dovuto affrontare trasformazioni legate ai bisogni di inclusione, essendo un quartiere d’arrivo e di prima accoglienza. Fin dallo sviluppo della linea ferroviaria e dello sviluppo dell’attività manifatturiera nella zona, la Bolognina è stata attraversata da fenomeni di migrazione, prima dal Meridione, successivamente dall’estero.

Nel periodo post-industriale, a seguito del processo di delocalizzazione delle fabbriche lì presenti e dello sviluppo del quartiere fieristico, la Bolognina diventa un’area di grande attenzione per la Bologna del Futuro, secondo il paradigma urbanisticodegli “usi misti” del territorio, che portano nuovi servizi di utilità per la città, segnando il passaggio da un’economia produttivo-commerciale, legata al settore secondario, a quella relativa al settore terziario, legata allo sviluppo di esercizi commerciali, al transito di avventori e turisti conseguente allo sviluppo dell’Alta Velocità ferroviaria.

La Bolognina resta una zona importante, ma per funzioni e motivi diversi da quelli per cui lo è stata in passato, mantenendo comunque un’ identità multiculturale.

Dal 2004 in avanti l’area compresa tra via Fioravanti e via Carracci diventa oggetto di un’importante esperienza di riqualificazione urbana, un vero e proprio “Cantiere del Futuro” costruito grazie a nuovi paradigmi di progettazione che prevedono la collaborazione tra Amministrazione pubblica ed Enti privati, che diventano partner con un obiettivo comune.

Via Fioravanti diventa punto di contatto e cucitura tra la vecchia e la nuova Bolognina, tra il centro storico e la prima periferia urbana. Il progetto ha previsto la costruzione della sede del nuovo comune, affiancato da un parcheggio e dalla rigenerazione delle aree dell’ex mercato ortofrutticolo.

Il progetto prevede la costruzione della sede del nuovo comune, affiancato da un parcheggio e dalla rigenerazione delle aree dell’ex mercato ortofrutticolo.

Il progetto Mea Bolognina si inquadra all’interno del Patto di Collaborazione “RiMe Urbane – Rigenerazioni e Memorie” tra Fare Ricerca Academy e Quartiere Navile del Comune di Bologna. Il progetto si è svolto in collaborazione con gli studenti e le studentesse del Corso di Alta Formazione in Modelli e Analisi degli Spazi e dei Contesti Urbani per il Terzo Settore e la Pubblica Amministrazione dell’Università di Bologna e il Master in Design della Comunicazione per l’Impresa dell’Università di Ferrara.

Credits foto: Luca Armari
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