Il progetto Mea Bolognina intende portare alla luce e raccontare le stratificazioni storiche, urbane e culturali di alcuni luoghi della Bolognina.Gli spazi urbani vivono periodicamente trasformazioni, più o meno veloci, che risultano da processi di riqualificazione e rigenerazione, di cui non è sempre facile o possibile tenere traccia nella memoria urbana.
Mea Bolognina intende preservare il valore documentale che la memoria ha per la storia urbana della città, valorizzandola come bene comune condiviso per la comunità di riferimento.
La Bolognina è una zona del Quartiere Navile di Bologna. Essa si colloca nella prima cinta periferica oltre i viali di circonvallazione, a nord, in prossimità della Stazione Centrale.
È un’area nata con il Piano Regolatore del 1889 – in seguito ai processi di industrializzazione della città e dello sviluppo della linea ferroviaria – e ha una forte tradizione operaia e proletaria.
Ha dovuto affrontare trasformazioni legate ai bisogni di inclusione, essendo un quartiere d’arrivo e di prima accoglienza. Fin dallo sviluppo della linea ferroviaria e dello sviluppo dell’attività manifatturiera nella zona, la Bolognina è stata attraversata da fenomeni di migrazione, prima dal Meridione, successivamente dall’estero.
Nel periodo post-industriale, a seguito del processo di delocalizzazione delle fabbriche lì presenti e dello sviluppo del quartiere fieristico, la Bolognina diventa un’area di grande attenzione per la Bologna del Futuro, secondo il paradigma urbanisticodegli “usi misti” del territorio, che portano nuovi servizi di utilità per la città, segnando il passaggio da un’economia produttivo-commerciale, legata al settore secondario, a quella relativa al settore terziario, legata allo sviluppo di esercizi commerciali, al transito di avventori e turisti conseguente allo sviluppo dell’Alta Velocità ferroviaria.