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La nuova sede del Comune di Bologna, Palazzo Bonaccorso, è stata progettata dallo studio Mario Cucinella Architects. Sorge su un’area che, precedentemente, era occupata da ex magazzini delle farmacie comunali (ex via Fioravanti n. 14), i quali, per un periodo dal 1994, hanno dato spazio a esperienze di occupazione a scopo abitative e contro-culturali sotto la denominazione “LINK Project”.A un primo impatto il complesso architettonico si pone in discontinuità con gli stili architettonici dell’area circostante, contribuendo a generare un senso di rottura rispetto a ciò che lo circonda.L’idea del progetto che ha guidato la riqualificazione è quella di ricongiungere l’area al centro cittadino, creando una nuova centralità urbana, finalizzata a maggiore efficienza dei servizi al cittadino.

Il progetto architettonico nasce in risposta alla necessità di delocalizzazione degli uffici comunali, con la volontà di unificare le sedi per i servizi al cittadino in un unico complesso amministrativo.La volontà di unificazione è restituita visivamente dalle forme del complesso.

Il Comune è composto da un complesso di tre edifici con altezze differenti, destinati a specifiche attività, unificati da una tettoia ombreggiante, un atrio d’ingresso sviluppato su quattro piani e uno spazio pubblico digradante sotto al livello stradale. Gli edifici istituzionali affacciano su Piazza Liber Paradisus insieme agli esercizi commerciali. La piazza è stata così chiamata in onore del testo di legge, chiamato appunto Liber Paradisus, emesso nel 1257 dal Comune di Bologna con cui si proclamò l’abolizione della schiavitù e la liberazione dei servi della gleba. La tettoia si ripiega su di essi come un gigantesco “origami”

unificante e sovrasta un terrazzo panoramico con un effetto di ariosità. Essa ha la doppia funzione di proteggere dalle radiazioni solari e dare un senso di coesione, creando un legame con un simbolo della città: i portici. Essa si può definire come il portico dell’innovazione, in vetro e acciaio, che unisce uno degli elementi dell’identità storica di Bologna con l’idea di novità e di modernità. La posizione del complesso è strategica, con l’affaccio sulla piazza, simbolo di incontro e dibattito cittadino. Questo spazio, crocevia di attraversamento, è fruito dai cittadini anche quando gli uffici comunali sono chiusi.

Il progetto architettonico del Comune di Bologna rappresenta un nuovo spazio di possibilità, un ecosistema in divenire, che si propone di ridefinire la relazione tra Amministrazione e Cittadinanza.

Un’architettura trasparente’ a servizio dei cittadini, nel suo garantire l’accesso all’erogazione di informazioni, strumento etico e veicolo in grado di incidere sulla sfera culturale, sociale ed educativa. Infine, tutto il progetto architettonico si pone in connessione con altri complessi delle zone limitrofe: i nuovi insediamenti universitari, il CNR e il Tecnopolo nell’area Beverara/Navile.